martedì 17 febbraio 2009

Black for New Zealand


Il blog, dopo un brevissimo (purtroppo) periodo di argenteo splendore, diventa nero.
QUI il motivo.

In breve, in Nuova Zelanda un provvedimento legislativo consentirebbe di tagliare la connessione Internet a quei soggetti che possono aver infranto un copyright (chiunque: dal gestore di un sito dal quale si scaricano i torrent, alla casalinga che ha scaricato una canzone).
Praticamente senza possibilità di allegare la prova contraria.

Una cosa del genere è in discussione in Francia, mi pare, ma non ci giurerei.

Ora: infrangere copyright altrui è una cosa sbagliata. Sbagliatissima.
Ma se esiste il principio di proporzionalità tra danno e punizione, qui vi siamo veramente fuori.
Dal momento che per molte aziende, molti enti, moltissimi comuni mortali Internet è fondamentale, possiamo annoverare la possibilità di accedere alla Rete tra i diritti fondamentali dell'uomo. È informazione, ed il diritto all'informazione esiste.
In un bilanciamento per vedere a chi dar ragione, se all'artista danneggiato o al soggetto che rischia di vedersi tagliato fuori da Internet per una sciocchezza, io non avrei dubbi.

Per anni si sono fatte cause contro ragazzini, contro soggetti praticamente innocenti eppure i grandi paradisi dei torrent esistono ancora.
Allora con chi ce la dobbiamo prendere?

Ma fatemi il piacere, va.

Da qui il mio invito: black out. Usate un file nero per la vostra foto principale su Twitter e Facebook, rendete nero il vostro blog.
Magari non serve a un tubo, ma è un modo per esprimere il dissenso verso leggi che non mirano certo a difendere il copyright, ma semplicemente provengono in modo palese da lobbies, il cui unico scopo è la ritorsione.
"Hai osato scaricare un mio file?! Morte a te!"

Nessun commento: